Passeggiata in Darsena - completamento

Ravenna , 2022

Il progetto prevede il completamento della passeggiata, a partire dalla passerella realizzata con il 1° stralcio fino al Ponte mobile.

L’idea progettuale fondante resta quella di prevedere un percorso pedonale a ridosso della banchina per privilegiare il rapporto visivo con l’acqua, accompagnata da una fascia di separazione rispetto alla strada disegnata con verde, panchine, rampe, attrezzature varie di supporto.

La riduzione della sezione della strada a 6 metri permette comunque il traffico di servizio alle attività in essere e future, ai mezzi di controllo e di soccorso, all’uso delle biciclette, ma al contempo crea il vantaggio di poter mettere a disposizione, nella rimanente parte di sezione stradale, una fascia variamente configurabile per attività legate al tempo libero ed al “loisir”. Queste saranno organizzate in “isole tematiche” dedicate al movimento e all’attività fisica all’aria aperta (fitness), al relax, al gioco bimbi, all’estensione in esterno di attività di pubblico esercizio. Tali isole, delle dimensioni di 6 x 25 metri, saranno distribuite in maniera alternata lungo la banchina con un progressivo diradamento delle occasioni verso il ponte mobile. Inversamente, il verde di connessione acquisirà progressivamente sempre maggiore consistenza, con conseguenti notevoli benefici ambientali. Inoltre, le dimensioni delle aree a verde sono tali da consentire leggere depressioni che possono contribuire a diminuire l’apporto di acqua nelle fognature.

Di fatto quindi la “passeggiata” diventa un parco lineare, che nel suo sviluppo acquista progressivamente una sempre maggiore “naturalità”, mano a mano che ci si allontana dal centro città e in corrispondenza di aree con attività artigianali/commerciali ancora in essere o aree dismesse.

Rispetto a queste linee di indirizzo generali, abbiamo individuato 4 tratti (A, B, C, D) che presenteranno soluzioni diversamente caratterizzate in base alle seguenti variabili:

-          i rapporti attuali e futuri con le aree che si affacciano su via d’Alaggio;

-          le problematiche di accesso di alcune attività industriali in essere;

-          le restrizioni della sezione disponibile per manufatti preesistenti;

-          il progressivo allontanamento dal centro città;

-          le larghezze della sezione disponibile tra banchina e confini delle proprietà;

-          la variabilità in altezza del muretto di banchina;

-          le diverse funzionalità che si vorranno attribuire al nuovo intervento;

 

 

 

Le caratteristiche dei vari tratti

 

Il tratto A.

 

Il primo TRATTO A di lunghezza circa 465 m partirà dalla fine della passeggiata esistente fino al Darsenale. Questo tratto avrà le stesse caratteristiche dell’esistente, quindi percorrenza a 80 cm da terra, camminamenti, rampe e sedute in legno. A partire da via Zara sarà possibile allargare la parte a verde e attrezzature a 6 metri. Tale profondità consentirà di realizzare, come detto prima, le isole tematiche, con un passo che nella parte iniziale le distanzierà l’una dall’altra di 40/50 m. In questa tratta verranno realizzate due isole per gioco bimbi, due per il relax e una a disposizione per un’estensione in esterno di attività di pubblico esercizio esistenti. Sarà il verde connettivo che raccorderà la quota di percorrenza con quella stradale. Queste aree verdi saranno caratterizzate verso strada da leggere depressioni utilizzabili come laminazione.

In questo tratto, è previsto anche il prolungamento della cosiddetta “passeggiata letteraria”, con leggii cadenzati con lo stesso passo di quelli già realizzati (saranno collocati a metà dell’interspazio tra le scalette di accesso alla sommità del muro di banchina), il cui tema sarà: “Ravenna città delle donne”. Verranno presentate la vita e le opere delle donne che hanno lasciato un segno tangibile nella storia e nella cultura ravennate.

 

Il tratto B.

 

In un secondo TRATTO B di circa 290 ml, si sviluppa dalla Raviplast fino a via Pirano. La parte pedonale, di larghezza costante di 3 m, scenderà gradatamente a terra per risolvere l’interferenza con l’ingresso degli automezzi della Raviplast, per poi risalire subito dopo, in corrispondenza ad una minor altezza della banchina, ad una quota di 30 cm, quota che consente di superare una serie di grossi manufatti di fondazione di bitte in acciaio, che non possono che essere mantenute, anche a memoria del loro passato legato al porto proto industriale.

L’interferenza è dovuta alla curva di accesso degli autoarticolati sotto all’androne di ingresso (che non può ovviamente essere allargato), curva che va ad interessare tutta la sezione stradale fino al muro di banchina. Si tratta mediamente di pochi accessi al giorno, per cui si ritiene accettabile la compresenza dei due tipi di transito. Per garantire la massima sicurezza possibile, la pavimentazione del percorso pedonale verrà realizzata in calcestruzzo drenante colorato, materiale a basso impatto ambientale le cui caratteristiche verranno meglio spiegate più avanti in un apposito capitolo. La diversa colorazione del percorso pedonale rispetto a quella stradale suggerirà una sorta di precedenza per i pedoni. Oltre a ciò verranno posti cartelli stradali e segnalazioni a terra per richiamare l’attenzione a tale interferenza da parte dei pedoni e da parte degli automezzi.

L’abbassamento della quota pedonale e l’uso del calcestruzzo drenante aumenta, assieme alle aree verdi, la capacità di smaltimento delle acque meteoriche.

Il tratto B è interessato da una isola per il fitness ed una per il gioco bimbi.

 

Il tratto C

 

Il terzo TRATTO C, di circa 260 ml, da via Pirano agli orti dell’Orangerie, si caratterizzerà sostanzialmente come la parte terminale del secondo, con una minore sezione complessiva della via d’Alaggio che si riduce fino a soli 15 metri e con la pavimentazione della passeggiata pedonale in calcestruzzo drenante.

In questo tratto sono presenti due interferenze: all’ingresso dei mezzi d’opera della Setramar e in corrispondenza dello sbocco del canale Lama: entrambe risolvibili con una puntuale restrizione della fascia a verde.

E’ stato instaurato un rapporto con la realizzazione della cosiddetta “Orangerie”, il parco relativo e gli orti, in corso di costruzione. Di fronte alla serra dell’Orangerie, il collegamento tra la nuova struttura e la strada sarà realizzata in parte a verde in parte in calcestre (per assicurare una continuità di accesso alla piazzola antistante la serra realizzata con la stessa finitura), di fronte al parco sarà realizzato un verde in continuità con il parco stesso, e di fronte agli orti la striscia tra la strada e il manufatto in calcestruzzo con cui terminano rampe e scalinata degli orti verrà realizzato in asfalto.

Ad arricchire le occasioni di frequentazione del comparto dell’Orangerie, sono state previste due isole, una di relax a cavallo tra l’ex tiro a segno e l’Orangerie, l’altra di fitness di fronte al parco dell’Orangerie.

 

Il tratto D.

 

Nel quarto TRATTO D, di circa 365 ml, la passeggiata diventa un percorso sinuoso nel verde, con una importante fascia verde a ridosso dei confini privati, in quanto la sezione stradale riacquista una dimensione di una ventina di metri.

Qui la pavimentazione del percorso pedonale diventa calcestre (una sorta di sbrecciato compattato ampiamente utilizzato nei parchi di grandi dimensioni), L’obiettivo è quello di  marcare una maggiore “naturalità” della situazione (in questo tratto le costruzioni e le attività che vi si affacciano paiono avere rapporti solo per un ingresso di mezzi nella parte terminale) ed è anche quello di proteggere gli utilizzatori della passeggiata dall’impatto acustico del ponte mobile, che è continuo con punte davvero fastidiose al passaggio dei camion. Non sono previste isole tematiche, le occasioni di sosta sono discrete e immerse nel verde. L’andamento del percorso è anche leggermente ondulatorio, per aumentare il senso di naturalità e per riproporre nel verde le depressioni di decantazione delle acque.

Nella parte terminale, occorrerà allargare l’ingresso viario su via Attilio Monti, per consentire un passaggio protetto di collegamento al ponte mobile e per collegarsi in sicurezza alla pista ciclabile sul lato opposto. Sarà quindi spostato il guard rail esistente e risagomato il fosso a fianco.

In corrispondenza di via Attilio Monti si prevede sia il collegamento pedonale con l’attraversamento sul ponte mobile, sia il collegamento ciclabile con la pista ciclabile esistente su via Attilio Monti. Quest’ultimo collegamento prevede il tombamento del fosso e la realizzazione di un percorso in calcestruzzo drenante. Per colmare il dislivello tra fosso e sede stradale sarà realizzato un muretto di sostegno.

 

Le isole tematiche

 

Criteri generali.

Come abbiamo già detto, le isole tematiche saranno dedicate alla ginnastica all’aria aperta, al relax, al gioco bimbi, ad attività di pubblico servizio, con una particolare attenzione all’inclusione dei portatori di disabilità.

Per le attrezzature, in linea con i CAM (Criteri Ambientali Minimi), si ricorrerà a materiali durevoli, ecosostenibili, di facile e ridotta manutenzione.

Riguardo alle modalità d’uso e al design, dovranno essere per quanto possibile originali ed innovativi.

In sostanza lungo la passeggiata non dovrà essere la quantità a caratterizzare gli allestimenti, ma la qualità e la novità, per esperienze che si possano trovare solo qui.

 

Isole per il gioco bimbi.

In linea con quanto detto sopra, nelle isole per i giochi bimbi, le classiche attrezzature che si trovano abitualmente nei parchi cittadini si arricchiranno, per quanto possibile, di allestimenti che ad esempio possano stimolare la scoperta, l’arrampicata, la socializzazione, l’inclusione.

Le 3 isole previste saranno caratterizzate per fasce d’età: per i più piccoli (dai 2 anni in su), per una fascia di età mediana (dai 4 anni in su), per i più grandicelli (dai 6 anni in su). Diversi giochi saranno disponibili anche per disabili.

Le specifiche delle attrezzature sono regolate dalle norme europee EN 1176 e EN 1177, debbono essere certificate, debbono garantire standard di qualità, di durata ed essere di facile o minima manutenzione, bordi e spigoli smussati.

I pavimenti debbono avere la superficie antitrauma. Nel nostro caso abbiamo optato per la cosiddetta “gomma colata”, una superficie continua costituita da due strati di gomma riciclata (EPDM - solitamente proveniente dal recupero dei pneumatici): un sottofondo di 5/8 cm  di colore nero e uno strato di finitura in EPDM colorato dello spessore di circa 1 cm., il tutto posato sopra una solettina in calcestruzzo. La gomma colata consente di vivacizzare la superficie con una finitura grafica variamente colorata e con andamento ondulatorio (chiaro richiamo al tema dell’acqua), disegni a tema, scritte o addirittura elementi di gioco incollati in 3D. Lo spessore della parte nera dipende dall’altezza di caduta di ogni singolo gioco ed è quella che garantisce una maggiore sicurezza in caso di caduta. Ogni attrezzatura ha una sua specifica area di sicurezza che deve rimanere libera da qualunque ostacolo e nella quale deve essere garantito un certo spessore di strato pavimentato “morbido”. Queste aree di sicurezza possono sovrapporsi parzialmente purchè non si intersechino con le attrezzature stesse.

 

Le prime due isole sono collocate nella tratta A, una subito dopo via Zara, l’altra all’altezza del comparto sub 10, mentre la terza è prevista al termine della tratta B. Tutte e tre le isole saranno realizzate con il piano di calpestio alla stessa quota del percorso adiacente, quindi le prime due a quota+80 cm rispetto alla strada, la terza a quota +30. Le prime due avranno un parapetto a protezione dello sbalzo sulla strada, mentre per la terza si è pensato a un elemento di separazione costituito da un’aiuola delimitata da un cordolo in corten ad andamento curvilineo e piantumata con arbusti e siepi.

Queste tre isole sono arredate con una pensilina ombreggiante in acciaio verniciato e lamelle in legno trattato e panchine. A seconda delle situazioni sono garantite le risalite con scale e rampe all’8%.

 

Isole per il fitness

La stessa originalità ed attenzione all’innovazione e alla sicurezza caratterizzano le isole dedicate agli sportivi, ai cultori del fitness o dell’attività fisica all’aria aperta, dei quali il lungocanale in destra ha visto in questi ultimi anni un consistente aumento. Un attento ventaglio di offerte specializzate, caratterizzato da attrezzi ormai classici del mondo fitness e workout, verrà incrementato dalle ultime più innovative attrezzature. Questa offerta può costituire un forte richiamo ed un’occasione per incrementare l’utilizzo della passeggiata, garantendo una maggiore presenza di persone a favore di una maggiore sicurezza complessiva. Anche in questo caso diversi attrezzi saranno disponibili anche per disabili.

Le due isole fitness previste, proprio per le caratteristiche del segmento di persone alle quali sono destinate, le abbiamo collocate dopo la seconda metà della passeggiata, là dove la passeggiata diventa progressivamente più naturalistica e dove, come già detto, sembra più opportuno assicurarsi la maggior presenza possibile di frequentatori. La prima è a metà della tratta B, appena dopo l’ingresso della Raviplast, l’altra al termine della tratta C, di fronte all’Orangerie, subito prima della parte di percorso in calcestre.

Anche qui la pavimentazione sarà in gomma, ma sarà realizzata in marmette 50x50 posate su uno strato di stabilizzato.

 

Isole per relax

Sono aree organizzate per una sosta più prolungata rispetto a quelle delle sedute dislocate in maniera continua lungo tutto il percorso. In sostanza possiamo dire, con un gioco di parole, che queste aree sono progettate per la “distensione”. Distensione intesa sia come concetto astratto di rilassamento, sia come concetto fisico legato ad apprestamenti che rimandano all’idea dello sdraio o dell’amaca.

La prima isola ha un duplice affaccio: uno sull’acqua, l’altro sulla strada. E’ infatti prevista una gradonata verso la strada funzionale alla possibilità di essere utilizzata per piccoli eventi o spettacoli, come quella già realizzata nel 1° stralcio di fronte a Via Magazzini Posteriori. Qui la pavimentazione in legno che riveste tutta l’area si rialza a creare un lungo doppio schienale contrapposto, per godere il sole o per riposarsi, oppure ancora per assistere più comodamente agli eventi sulla strada o sull’acqua.

Anche la seconda è un’area con duplice affaccio, quindi con gradonata verso strada. Si presenta come un allargamento del percorso e della pavimentazione in legno, allestito con sedute tipo chaise longue ed arricchito con una sequenza di alberature di ombreggiamento.

Sempre al fine di favorirne un uso per eventi e manifestazioni, queste due prime aree sono state messe in sequenza a distanza di una cinquantina di metri l’una dall’altra.

 

La terza isola invece è stata collocata di fronte all’ex tiro a segno, nei pressi della cosiddetta Orangerie in corso di costruzione, ed è fortemente caratterizzata da una sorta di grande amaca collettiva, profonda un paio di metri e lunga dieci, costituita da una rete in filati annodati e ad alta resistenza, agganciati a pilastrini in acciaio alti una ottantina di cm dal pavimento.

L’area, che si trova alla stessa quota del percorso adiacente, sarà pavimentata in legno e sarà difesa sul lato strada da una aiuola delimitata da un cordolo in corten ad andamento curvilineo e piantumata con arbusti e siepi.

 

Isole a disposizione

A seguito di incontri con la proprietà del brew-pub Darsenale, si è cercato di dare risposta ad una problematica posta dalla stessa proprietà, una delle prime a credere nello sviluppo sulle sponde del Candiano, riadattando un magazzino di archeologia industriale ed aprendo coraggiosamente l’attività poco meno di tre anni fa. Attualmente il Darsenale ha una concessione rilasciata dall’Autorità Portuale a bordo canale che ha occupato con una pedana sopraelevata che utilizza con tavoli per la clientela. La pedana esistente ha le dimensioni di 6,00x13,00 metri, è realizzata con struttura portante metallica e pavimento in legno, è coperta parzialmente da tende in tensostruttura ed è dotata di rampa di accesso.

E’ presente anche un manufatto, sempre con struttura metallica e per un ingombro di circa 13x4,5 metri, con funzione di piccolo giardino pensile ornamentale.

Questi due elementi vengono sostituiti da una isola “a disposizione”, di 6,00x 25,00 metri, del tutto simili, nella realizzazione degli elementi base, alle isole sopradescritte: complanarità con il percorso adiacente, rivestimento in legno, rampe e scale di accesso, parapetti, parcheggio bici.

La proprietà sarà libera di arredare le isole secondo le proprie esigenze.

 

RAGGRUPPAMENTO RTP:

TEPRIN ASSOCIATI (Mandataria) - progettazione architettonica

ING. TOMMASO PAVANI (Mandante) - progettazione strutturale

P.G. LANDSHAPES (Mandante)  - progettazione paesaggistica

IMAGE SRL  (Mandante) - progettazione grafica

ING. CECILIA ROSETTI (Comune di Ravenna) - progettazione strada e coordinamento

P.I. IVAN PAPA (Comune di Ravenna)  - progettazione impianti elettrici

Dott. GIANLUCA  RICEPUTI (Comune di Ravenna)  - progettazione opere fognarie