“L’eliminazione della stazione e della ferrovia consente la creazione di un nuovo sistema di piazze che costituiscono la “logica conclusione” di quello centrale.
La Darsena non più utilizzata a scopi industriali, verrà recuperata come piazza d’acqua destinata ad usi turistici, ludici, o semplicemente contemplativi. Su di essa se ne affaccia un’altra lastricata di pietra che è definita da un piano inclinato e da un edificio alto. Il piano inclinato è un giardino trattato con piante basse e fiori coloratissimi: Esso sarà disegnato da percorsi e spazi sinuosi tra le aiuole e potrà anche essere utilizzato come una grande platea per spettacoli all’aperto e sull’acqua. Sotto di essi troveranno posto due piani di parcheggi che costituiranno il terminale necessario per tutte le attività proposte. Dalla parte opposta l’edificio alto conterrà funzioni direzionali e commerciali oltre una ulteriore quota di parcheggi. Al centro di questo sistema una torre alta 80 metri costituirà l’elemento geometrico ordinatore della nuova sistemazione. Essa, con i piedi volutamente nell’acqua, conterrà un albergo di 150 stanze più i servizi connessi. Ravenna, la città dei campanili rotondi, si proporrà simbolicamente attraverso essa. E’ pensata rivestita nella stessa pietra della piazza e disegnata sul prospetto verso il centro storico da piccole finestre fuori scala. Il fronte verso la darsena è invece completamente vetrato e introflesso all’interno di un perimetro ideale di un cilindro. Verso la darsena, “incastrati” nel piano inclinato sono stati posti, come volumi autonomi, un bar e un ristorante.
Da questo punto, in cui tre elementi costruiti si contrappongono, in maniera quasi metafisica, confrontando la loro geometria semplice con la natura dell’acqua, parte un viale alberato. Verso nord conduce alla nuova stazione passeggeri e verso sud collega questa parte di città con il parco archeologico e la basilica di S. Apollinare in Classe. Lungo questo viale si dispongono in successione: La nuova stazione ferroviaria, il quartiere residenziale, il Mausoleo di Teodorico e il suo parco circostante, la Rocca Brancaleone, il sistema delle piazze marittime, i giardini pubblici, l’ippodromo, S. Giovanni Evangelista, la Loggetta Lombardesca, i verdi pubblici, il parco archeologico e la basilica di S. Apollinare in Classe.”
Da: Due progetti per la Ravenna del duemila. L’area ferroviaria e la città. U. Sala editore.1994.
Ente promotore: Camera di Commercio di Ravenna
Progetto: Claudio Baldisserri, Lorenzo Sarti con: A. Aymonino, G.D’antonio, C. Cavalcoli