2007 progetto preliminare ed esecutivo.
Questo museo è destinato a raccogliere e a mostrare al mondo i tesori di Axum, gelosamente custoditi, che fino ad ora solo pochissimi hanno avuto il privilegio di ammirare.
Sarà anche il luogo in cui questi reperti, testimonianze, scritti ecc verranno restaurati e riportati all’antico splendore.
Esso sorgerà nelle vicinanze di Santa Maria di Sion e della cattedrale a poca distanza dal Parco delle Steli.
Abbiamo scelto di porre lungo la strada un fronte compatto con l’ingresso principale ad essa rivolto e di organizzare l’edificio in modo tale che si apra verso le viste delle chiese e delle steli.
Il complesso si organizza sostanzialmente in due corpi. Uno alto tre piani più un mezzanino in cui sono collocate le sale espositive ed uno a tre piani con una sezione variabile in ci trovano posto i laboratori di restauro, i depositi protetti da eventuali intrusioni e gli uffici. Sul tetto di questo piano inclinato, trattato a gradoni erbosi, vi sarà il museo all’aperto in cui esporre opere di pietra e marmo.
Il tessuto connettivo tra questi corpi forma una sorta di grande piazza che si caratterizza attraverso terrazze poste a diversi livelli fino a diventare un luogo particolare pubblico e spettacolare.
E’ uno spazio di sosta, meditazione e contemplazione del nuovo paesaggio architettonico così creato e l’intorno.
L’architettura nel suo complesso e la texture delle pareti “rilegge” in chiave contemporanea l’architettura axumita evidenziandone in maniera esplicita i suoi caratteri fondanti. Vale a dire, la monumentalità, i tagli e le bucature, la semplicità e al contempo la complessità dei sistemi costruttivi (legno e pietra) che danno l’idea di leggerezza pur in un rapporto contraddittorio con le compatte masse volumetriche. In poche parole abbiamo voluto creare oggi, ancora una volta, una architettura semplice, lineare, complessa.
L’unico elemento “moderno” che abbiamo introdotto è il corpo vetrato leggerissimo e trasparente che contiene le distribuzioni verticali e orizzontali.
Committente : Ethiopian Orthodox Tewahedo Church.
Progetto architettonico: arch. Claudio Baldisserri, ing. Lorenzo Sarti, arch. Silvio D'Amore (Teprin Associati).
Strutture: Studio Lenzi e Associati
Impianti elettrici: ing. Ivan Domenico Ceccaroni
Impianti meccanici: ing. Paolo Contessi
Staff tecnico: ing. Alessandro de Laurentiis, arch. Stefania Bulzoni, arch. Samantha Cicognani, arch. Ottavia Sarti, Valentina Salcuni, Giovanna Saracino, Luisa Saracino, Simone Magagna, Gianni Baldi.