Dal 2002 al 2007 progetto preliminare, definitivo.
Dal 2007 al 2012 realizzazione e Direzione lavori.
Il progetto riguarda la costruzione del nuovo DEA, di una nuova hall d’ingresso dell’Ospedale S. Maria delle Croci a Ravenna e di una piazza coperta ad essa frontistante.
Architettonicamente i due corpi, la piazza e la hall, sono caratterizzati da due coperture decisamente inclinate l’una verso l’altra e che, nel momento della loro confluenza, si vanno a sovrapporre. Quella della piazza sarà interamente trasparente ed estremamente leggera, mentre quella della hall è pensata coperta da una lamina di zinco tagliata da asole lunghe e strette per l’illuminazione zenitale.
Il DEA contiene il pronto soccorso, il blocco operatorio, due piani tecnologici, la rianimazione e la medicina d’urgenza, la cardiologia ed emodinamica, l’ortopedia. Nella sua monumentale semplicità dovrà “significare” l’ospedale. La chiesa, la stazione, il municipio, gli edifici cioè della comunità, sono sempre identificabili nella funzione attraverso la forma e con questa si rappresentano. Questo edificio in cui si catalizza l’aspetto assistenziale e di difesa della salute si proporrà quindi nel rapporto con la città attraverso una propria, singola, caratterizzata immagine, chiara e forte. Si dispone in una pianta sostanzialmente quadrata con un grande cavedio interno di illuminazione e areazione con una altezza di sei piani più uno tecnologico in copertura. E’ completamente rivestito in lastre di cotto di Impruneta che costituiscono una parete ventilata. Questo grande volume, alto 32 metri, è “trattenuto” da delle lame ad L rivestite in zinco-titanio che delimitano le scale di sicurezza e la grande zona di distribuzione verticale in aderenza con gli edifici esistenti. Le finestrature sono pensate collocate ove occorre senza una regola precisa ma con un modulo ripetuto di 50 cm. Tutte queste scelte, semplici e chiare, hanno consentito di donare all’impianto volutamente rigido una sua articolazione attraverso il disegno di un ritmo che rende ancora più comprensibile il significato o, se vogliamo, l’idea che sempre deve sostenere ogni opera architettonica e che in questo caso possiamo così sintetizzare: semplice, lineare, complessa.
Committente: AUSL di Ravenna
Progetto architettonico: arch. Claudio Baldisserri, ing. Lorenzo Sarti (Teprin Associati).
Progetto funzionale ed impiantistico, integrazione e coordinamento generale: Ing. Gabriele Zingaretti.
Consulenti:
contributi tecnico-amministrativi: Ing. Gian Paolo Faccani
per le strutture: Ing. Roberto Tassinari
impianti elettrici: Ing. Luciano Zanni, Ing. Ivan Domenico Ceccaroni
impianti termosanitari: P.I. Giacomo Parenti
antincendio: Ing. Giovanni Minori
Staff tecnico: arch. Ottavia Sarti, arch. Silvio D’Amore, arch. Stefania Bulzoni, arch. Samantha Cicognani ing. Alessandro de Laurentiis, p.i. Fabio Penacchioni, arch. Gianni Saccone, p.i. Gianni Baldi, ing. Tommaso Pavani, ing. Tiziano Carli, geom. Alfredo Rosetti, geom. Domenico D’Antuono.
Responsabili del Procedimento: geom. Pierantonio Ossani (progetto preliminare), ing. Claudio Pinamonti
Direzione lavori e coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione: ing. Lorenzo Sarti (Teprin Associati).
Imprese
Opere edili: ACMAR S.c.r.l.
Impianti elettrici e meccanici: Orion S.c.r.l. e Gesta S.p.a.
foto di Ottavia Sarti