1989 Progetto architettonico
1992 Realizzazione e Direzione lavori.
Questo complesso residenziale è costituito da sei case bifamiliari e da un edificio a schiera comprendente 14 alloggi. Il luogo in cui sorge è la frangia di confine tra un piccolo borgo formato da case unifamiliari in prossimità della basilica di S. Apollinare in Classe e il territorio agricolo verso Ravenna. L’aspetto di questa zona è quello di una periferia urbana con caratteristiche decisamente “umane”, sia per le dimensioni delle residenze, sia per la presenza in ognuna di esse di piccoli giardini privati, sia per i campi coltivati che la circondano. Il concetto di disegnare un’intera strada e quindi un pezzo di città ci ha guidati nella progettazione. La tipologia, origine del progetto è stata indicata dalla committenza. Si è cercato di costruire con un tipo scelto, una tipologia data e normative esistenti, una forma urbana che potesse essere riconoscibile attraverso la compiutezza. Essa è data dalla forma complessiva dell’intervento che, pur nella ripetizione e nella diversa composizione degli stessi elementi, assume il luogo come determinante. La nuova strada è costituita da un lato dalla stecca delle case a schiera che definisce la fine del borgo e dall’altro, con il suo omologo più frazionato ( le case abbinate), il limite tra la parte urbana e la campagna. La riconoscibilità è data dall’assemblaggio e ripetizione di alcuni elementi che da quelli del tipo scendono alla microscala dei materiali, dei particolari costruttivi, dei colori. Tutti questi assieme, nessuno escluso, costituiscono l’architettura, decidendo, senza trucchi, il risultato del passaggio tra il disegno e la costruzione. Tutti gli alloggi dell’intervento hanno un giardino privato sul fronte e sul retro. I materiali della costruzione sono quelli tradizionali, vale a dire il mattone a faccia a vista, gli infissi in legno verniciato, il tetto in rame, l’intonaco.
Testo da: Quattro progetti. Ed. Essegi. 1988
Committente: C.M.C.