Committente: Privato
Progetto: Claudio Baldisserri
Di questa casa Francesco Moschini ha scritto:
(L’Industria delle costruzioni n°216)
“E’ soltanto con la più recente casa a Zanzibar.... che si introducono sul tema dell’abitare suggestioni oniriche, coniugando la violenza africana con le architetture mediterranee italiane degli anni venti, alla compenetrazione dei volumi parallelepipedei, che si sviluppano autonomamente, quasi uno ziggurat, fa da contrappunto il corpo cilindrico. Ma carico di suggestioni è anche il rivolgersi, in modi differenziati, dell’edificio verso il mare e verso l’Africa”. E’ certamente un progetto nato da un sogno, anche se la committenza era precisa, ma i sogni, il più delle volte non si avverano. E’ una casa rivolta da una parte verso il mare e dall’altra verso il busch. Per questo ha due prospetti funzionalmente e formalmente diversi. Dalla parte del mare c’è un ampio portico per proteggersi dalla brezza marina e un grande terrazzo al primo piano su cui si aprono, attraverso lunghe e strette portefinestre, le camere da letto. Verso il busch la protezione dal sole è assicurata da una doppia fila di tende in canapa di colore bianco. Un soggiorno a doppia altezza organizza al piano terra gli spazi di servizio, del pranzo, del soggiorno e della conversazione. Al piano superiore un ballatoio, che gira tutt’attorno al soggiorno, distribuisce le camere da letto e il terrazzo. Direttamente dal soggiorno al piano terra e dal ballatoio al primo piano si accede alla torre che è autonoma rispetto al fabbricato principale. Il piano terra di questa è destinato ad uno studio, mentre il piano superiore è occupato dalla foresteria per gli ospiti. Il primo piano è reso indipendente da una scala esterna che abbraccia la torre. Tutta la casa è intonacata e le pareti saranno in colore rosso mattone, solo la torre sarà verniciata in giallo ocra. Lungo tutto il coronamento dell’edificio correrà una decorazione in mosaico verde e blu.